mercoledì 13 gennaio 2010

ZOMBIE ATE MY NEIGHBORS


Un piccolo sforzo di immaginazione.
Seconda metà degli anni novanta. Sei un ragazzino di tredici anni, nel tuo corpo gli ormoni scoppiano come razzi Katiuscia e il tuo interesse malsano per tutto ciò che è horror, sangue, sbudellamenti e “ Mamma mia il mostro!!!! “, ti sale in gola come un travaso di bile.
Sotto la tua televisione troneggia una consolle dei tempi antichi, il grigiore del Super Nintendo ha il valore di una splendida policromia ai tuoi occhi avidi di emozioni video ludiche. La Playstation muove i primi passi, macina successi e stordisce a colpi di grafica “ DA PAUUURA “. Te ne freghi, in fin dei conti sei un nostalgico e ci sta bene. Inserisci nel tuo Super Nes la cassetta di ZOMBIE ATE MY NEIGHBORS e scopri che la parola FICO che la tua bocca sputa un giorno si e l’altro pure, assume un significato concreto.
Il gioiellino della KONAMI è un tripudio di colore e spudoratezza horror/godereccia. Nei panni di due ragazzini armati di un devastante…fucile ad acqua, cercate di salvare quanti più vicini possibile lungo quartieri, supermercati,sabbie egiziane e campi da football, inseguiti da putridi zombie e dalla masnada più spudorata di icone horror che un gioco possa sopportare. Dai sosia di Jason Voorhees con tanto di ascia, alle bamboline assassine, dai vermoni stile “ Tremors “ al conte Dracula in persona. Ci sono anche gli alieni con tanto di ufo sparafulmini, roba da far schiattare di invidia Enrico Ruggeri.
La grafica è l’apoteosi del bidimensionale alla massima semplicità e, forse, il bello sta proprio lì. Il bello di un’immagine da sala giochi, quel sapore anni ottanta che ti fa venire voglia di finire il gioco con un solo gettone. Coloratissimo, horror, grottesco all’inverosimile e, a tratti, di una difficoltà inumana, ZOMBIE ATE MY NEIGHBORS è uno spasso per gli occhi e per la vostra sete di avventura. Un piccolo classico del passato che con la sua freschezza rockabilly può anche permettersi di rifilare qualche calcio in culo ai classici moderni. Se vi piace far saltare teste a zombi putridi, Abbandonate momentaneamente le lande di Silent Hill e saltate su.

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